Chiesa di S. Stefano Protomartire

È citata per la prima volta nel 1252 nel registro della diocesi di Rieti, ma l’aspetto e’ seicentesco: infatti, gli interventi maggiori sono opera dei marchesi Santacroce che, in quasi tutto l’arco del seicento, furono i feudatari di quest’antico borgo.

È citata per la prima volta nel 1252 nel registro della diocesi di Rieti, ma l’aspetto e’ seicentesco: infatti, gli interventi maggiori sono opera dei marchesi Santacroce che, in quasi tutto l’arco del seicento, furono i feudatari di quest’antico borgo. Sopra l’altare centrale c’e’ la tela di Raffaello Vanni da Siena, allievo di Pietro da Cortona, che rappresenta “S. Elena che scopre la vera croce”. Gli altri due altari contengono altre tele: a destra e’ raffigurata la “Madonna del rosario con Santi”, mentre a sinistra c’e’ il “Martirio di S. Stefano”. Nelle trabeazioni sono campite figure a mascheroni con motivi floreali; nell’altare centrale sono invece rappresentati piccoli putti e decorazioni policrome. Nelle quattro pareti sono presenti decorazioni ottocentesche che in alcuni punti, ne nascondono altre più antiche.

Ultimo aggiornamento

22 Luglio 2020, 21:55